Approvata la legge contenente “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto al cyberbullismo”

“Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto al cyberbullismo”, è questo il titolo della legge approvata in via definitiva oggi per il contrasto di questa grave forma di violenza giovanile.

Si tratta di un importante passo avanti per la protezione dei più piccoli. Con questo provvedimento, il bullismo informatico riceve per la prima volta una definizione legislativa. Esso consiste in qualunque “forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica in danno di minori. Nonché la diffusione di contenuti online, anche relativi a un familiare, al preciso scopo di isolare il minore mediante un serio abuso, un attacco dannoso o la messa in ridicolo“.

La nuova legge mira a proteggere i minori, sempre più inseriti nel mondo virtuali e privi di adeguati mezzi per difendersi da aggressori “invisibili”, ma altrettanto feroci e pericolosi.

Per quanto il bullismo ed il bullismo telematico siano fenomeni che coinvolgono anche maggiorenni, il Legislatore ha circoscritto l’applicazione delle disposizioni ai soli minorenni.

Ecco, in sintesi, le novità della normativa.

L’infradiciottenne vittima di molestie virtuali o un genitore potranno chiedere l’oscuramento dei contenuti offensivi al gestore della pagina web e nel caso in cui questi non provveda alla rimozione entro 48 ore, sarà possibile domandare il diretto intervento del Garante della Privacy.

Numerosi sono anche i provvedimenti di natura preventiva ed educativa che dovranno essere adottati in ambito scolastico. Oltre all’obbligo di informazione gravante sui dirigenti, i quali dovranno contattare immediatamente i genitori dei minori coinvolti in episodi di bullismo e di cyberbullismo, gli istituti dovranno individuare un referente che dovrà occuparsi di ogni iniziativa attinente al contrasto del fenomeno, collaborando con le forze dell’ordine e le eventuali associazioni territoriali.

Verranno predisposte da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca alcune linee guida per la prevenzione ed il contrasto della violenza giovanile. In particolare, verrà posto l’accento sull’obbligo di formazione del personale scolastico. In via autonoma, le scuole dovranno organizzare corsi di educazione alla legalità, insegnando altresì ai propri studenti l’importanza di un uso consapevole degli strumenti informatici ed incoraggiando la loro diretta partecipazione alle diverse attività.

Ulteriore novità è rappresentata dal possibile intervento del Questore che, fino alla presentazione di una querela o di una denuncia, potrà amminore il bullo, convocandolo con un genitore ed invitandolo a non tenere la condotta aggressiva.

Infine, verrà predisposto un piano d’azione integrato, contenente i diversi strumenti di natura preventiva ed educativa rivolti ai giovani. Tale programma è finalizzato alla realizzazione di una banca dati volta a monitorare il fenomeno del bullismo nel suo complesso.

Questo importante provvedimento, per quanto ancora  imperfetto, costituisce un ulteriore passo avanti nella tutela dei minori, vittime e bulli. Perchè quando si è piccoli non si è mai nè vinti nè vincitori.

(Notizie ANSA)

 

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