Il cartello “Attenti al cane” non esonera il proprietario da responsabilità

Co decisione del gennaio 2017 numero 17133, depositata in aprile, La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio una sentenza assolutoria del Giudice di Pace, pronunciatosi in materia di lesioni personali colpose.

La vicenda prende le mosse dall’aggressione da parte di un cane di grossa taglia, subita da un portalettere, il quale aveva varcato l’ingresso, nonostante fosse stato avvertito di non entrare. Questa circostanza era stata considerata quale evento imprevedibile e non evitabile da parte del padrone, tale da escludere l’elemento soggettivo della colpa.

Due i motivi di ricorso in Cassazione, avanzati dal Procuratore della Repubblica: inosservanza ed erronea applicazione della legge penale, poiché il fatto che un postino faccia ingresso in un’abitazione costituisce un evento ordinario e del tutto prevedibile che non può far ritenere il proprietario dell’animale esentato da responsabilità per aver apposto il cartello d’avvertimento “attenti al cane”; mancanza e manifesta illogicità della motivazione, in relazione al fatto che l’evento si fosse verificato all’interno della proprietà privata, come riportato dalla testimonianza del vicino di casa, oppure l’aggressione fosse avvenuta fuori dal cancello, come descritto dalla relazione di servizio.

Ritenendo fondato il ricorso, la Corte di Cassazione ha affermato che sarebbe illogico attribuire ogni responsabilità ad un comportamento avventato del postino, inoltre, anche gli animali domestici e non soltanto quelli feroci possono essere pericolosi. Tale caratteristica deve essere concretamente accertata, tenendo conto sia della razza d’appartenenza, sia di ogni altro elemento utile.

Il proprietario, secondo i giudici, assume una posizione di garanzia e il cartello “attenti al cane” costituisce un semplice avviso della presenza dell’animale, come tale non sufficiente ad esonerare il padrone dall’adottare ogni altra cautela necessaria ad evitare possibili aggressioni a terzi. Gli obblighi di custodia e di controllo sarebbero stati correttamente adempiuti assicurando l’animale al guinzaglio o alla catena, o ancora collocandolo in un’area del giardino non accessibile a terze persone, in modo tale che non potesse recar loro danno alcuno.

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